Cosa si intende per “animatica” e come si realizza?

La produzione di animatiche è una parte importante del processo cinematografico. Si usa quando si pianificano produzioni animate o anche complesse sequenze di azioni dal vivo, per contribuire alla visualizzazione in anteprima di un progetto. L’animatica permette ai registi di capire se le modifiche pianificate funzionano e li aiuta con il flusso della narrazione. Oltre a essere rapida e facile da realizzare, in più fa risparmiare tempo e denaro.

Qual è la definizione di “animatica”?

Un’animatica è uno storyboard animato, costituito da una bozza di sequenza o film, che include talvolta una colonna sonora, per aiutare i registi a farsi un’idea di come si presenterà. Le animatiche sono usate per testare tempistiche e flusso, oltre che per capire se la sequenza raggiunge l’effetto voluto al ritmo giusto.

Un tempo le animatiche si realizzavano filmando disegni con una videocamera. La bozza degli schizzi veniva poi montata per creare le scene. Oggi, invece, si possono produrre animatiche in digitale con Photoshop e After Effects.

Perché si usano le animatiche?

Le animatiche possono aiutarti in molti modi diversi:

  • Rapidità di produzione; se hai già creato una storyboard per la tua animazione o film, ti sarà facile realizzarne le animatiche. Software specifici consentono di trasformare automaticamente le storyboard in animatiche.
  • Assistenza quando apporti modifiche; le animatiche sono schizzi, non immagini finalizzate, perciò è facile rimuovere una scena se si comprende che non sta funzionando. Infatti, non è per niente semplice rimuovere un’animazione una volta completata.
  • Risparmio di tempo e denaro; realizzare un film o un’animazione è costoso. Un’animatica contribuisce a dare un senso delle tempistiche e a farsi un’idea del risultato, prima di investire un mucchio di tempo e risorse.
  • Punti di riferimento utili; è facilissimo perdersi tra i dettagli di un film o un’animazione e di conseguenza non riuscire ad avere un quadro generale. Puoi tornare quindi alle animatiche e usarle come punti di riferimento per le tempistiche.
  • Generazione di opinioni; un’animatica costituisce il primo momento in cui il tuo team può capire com’è fatto un progetto in movimento. Offre agli stakeholder l’opportunità di esprimere i propri pensieri e dare consigli su eventuali modifiche da apportare prima che sia troppo tardi (o costi troppo).

Animatica e animazione a confronto: differenze chiave

Poiché le animatiche sono usate a scopo di pianificazione, le immagini sono una bozza di animazione grezza e a bassa risoluzione. L’aspetto di questi schizzi non è importante, perché servono principalmente a giudicare i tempi di un pezzo.

Gli artisti preparano le animatiche prendendo immagini dallo storyboard e trasformandole in una versione rudimentale dell’animazione finale. Pur nella sua forma minimalista in cui è presentata, un’animatica evolverà nel montaggio finale di un progetto. Basta osservare un’animatica per capire che molto probabilmente è la versione più semplice e monocromatica del lavoro finale.

Animatica e storyboard a confronto: differenze chiave

Le animatiche solitamente sono costituite dalle stesse immagini a bassa risoluzione degli storyboard. C’è una differenza sostanziale, però: le animatiche sono raggruppate insieme, in sequenza e con rendering. Potrebbero utilizzare le stesse immagini, ma ci sono delle distinzioni. Le animatiche usano:

  • Sottotitoli
  • Output video
  • Lunghezze variabili dei fotogrammi
  • Audio

Gli storyboard sfruttano descrizioni scritte per i fotogrammi, al contrario delle animatiche. I primi inoltre sono molto utili per pianificare l’animazione; mentre le animatiche riempiono i vuoti e arricchiscono lo storyboard per facilitare la visualizzazione dell’idea.

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Storia dell’animatica

  • Anni ‘30. Le animatiche sono state sviluppate all’interno del processo di storyboard usato da Walt Disney Productions quando raggiunse Hollywood.
  • Anni ‘40. La parola “animatics” (animatica) è stata usata la prima volta per descrivere il processo che gli animatori John Halas e Joy Batchelor seguivano lavorando sui progetti nei George Méliès Studios in Francia.
  • Anni ‘90. Nonostante l’avvento della tecnologia digitale, l’animatica ha continuato a essere prodotta principalmente negli studios, effettuando le riprese su piani rostrum e usando rodovetri a copertura per evitare movimenti indesiderati. È stata Hollywood a iniziare a usare la pre-visualizzazione digitale.
  • Oggi. I progressi nel campo di hardware e software hanno consentito alle animatiche di assumere un carattere più animato e complesso. Oggi infatti possono essere realizzate su tablet e computer sfruttando programmi tra cui Photoshop.

Esempi di animatiche

Star Wars: Episodio 1 - La minaccia fantasma (1999)

Quando George Lucas è tornato a lavorare alla saga di Star Wars negli anni ‘90, per produrre “Episodio 1 - La minaccia fantasma”, ha sfruttato le tecniche di pre-visualizzazione. La sequenza di pod-racing è la scena principale in cui è stata usata. Il supervisore all’animatica David Dozoretz ha lavorato a quella sequenza per quasi tre anni.

Le animatiche di questo film sono degne di nota, perché combinano schermo verde, immagini dal vivo e immagini generate al computer (CGI).

Spongebob (1999)

Questa popolare serie TV animata americana è stata creata dall’animatore Stephen Hillenburg per Nickelodeon. Il suo team di circa 50 persone ha utilizzato l’animazione rodovetro per la prima stagione, prima di passare all’animazione digitale a inchiostro e pittura.

Nickelodeon ha opportunamente incluso molte animatiche sul proprio canale YouTube. “La spatola di Re Nettuno” della prima stagione permette di comprendere come le animatiche siano d’aiuto per i tempi del cartone, un aspetto rilevante anche in una serie buffa come Spongebob.

Grand Budapest Hotel (2014)

Questo film è un buon esempio di live action, in cui le animatiche aiutano a visualizzare e rifinire la storia. Il regista Wes Anderson è famoso per la sua attenzione ai dettagli. È la prova che Hollywood non usa le animatiche solo per scene ricche di azione. In questo estratto è principalmente Jeff Goldblum a parlare, ma in scena sono presenti anche Ralph Fiennes e Adrien Brody.

Gorillaz - Feel Good Inc. (2005)

La band virtuale Gorillaz di Damon Albarn entra costantemente nel mondo reale grazie all’opera del co-creatore e animatore Jamie Hewlett. L’animatica per il singolo “Feel Good Inc.” del 2005, con un featuring del gruppo hip hop statunitense De La Soul, è un ottimo esempio di come i Gorillaz siano importanti tanto musicalmente quanto visivamente. Nel 2005, questo video ha vinto due MTV Music Awards.

Come creare un’animatica

Creare un’animatica con Photoshop

Realizzare un’animatica con Photoshop è facile, basta seguire questi passaggi:

  1. Crea un documento: apri Photoshop e crea un nuovo documento da 1.920 x 1.080 pixel (larghezza per altezza). Queste dimensioni sono Full HD o HDTV 1080p.
  2. Aggiungi una timeline: seleziona “Crea timeline video” dal pannello “Timeline” in fondo all’interfaccia utente. Se non riesci a trovarlo, seleziona “Finestra > Timeline” dalla barra dei menu.
  3. Aggiungi fotogrammi: trascina le immagini dello storyboard nella tavola da disegno. In questo modo si creano i riferimenti per i fotogrammi nella Timeline. Se la timeline non raggiunge per intero la larghezza dello schermo in orizzontale, usa lo strumento Zoom per ingrandirlo o rimpicciolirlo. Questo strumento si trova in fondo al pannello Timeline.
  4. Calcola il tempo dei fotogrammi: per assegnare il tempo, trascina il punto di fine di ciascun fotogramma verso sinistra, finché non si genera una scaletta di fotogrammi. Il primo si deve trovare in cima, l’ultimo in fondo. Non è necessario modificare i punti di inizio, perché Photoshop mostra solo il fotogramma visibile più in alto di qualsiasi punto. Il punto di fine dell’ultimo fotogramma visibile nella timeline definisce la durata della tua animatica.
  5. Riproduci la tua animatica: nell’interfaccia Timeline premi il pulsante “Esegui” o “Interrompi”. Il primo riproduce in continuazione l’animatica in loop. L’altro invece va in avanti un fotogramma per volta. Puoi riprodurre e mettere in pausa l’animatica premendo la barra spaziatrice.

Cosa serve per realizzare animatiche tradizionali?

Se preferisci creare un’animatica vecchio stile, avrai bisogno di:

  • Matite
  • Carta
  • Righello

Tutto qui. Su un foglio disegna una serie di caselle delle stesse dimensioni e inizia a fare qualche schizzo. Ricorda di non concentrarti sui dettagli: opta per forme essenziali per ciascun elemento. Potrai anche aggiungere qualche nota sotto ai fotogrammi, per descrivere gli effetti audio e il movimento essenziale necessari.

Animatica: domande frequenti

Le animatiche includono i suoni?

Le animatiche possono contenere l’audio, a differenza degli storyboard. Si possono usare musica, effetti sonori e anche narrazione in voiceover e/o parti recitate. Il suono aiuta i creatori e gli stakeholder a visualizzare il prodotto finalizzato per cui l’animatica viene creata.

Quale altro software posso usare per realizzare un’animatica?

Adobe After Effects è una scelta comune per creare animatiche. Puoi usare After Effects per:

  • Manipolare i disegni usando lo Strumento Marionetta.
  • Aggiungere elementi alla schermata Vista, che comprende codici temporali, numero totale dei fotogrammi e numero di riprese.
  • Esportare in formati e codec diversi.

Non credo di saper fare un’animatica. Posso assumere qualcuno per farlo?

Probabilmente in questo momento hai l’impressione di sapere molto sulle animatiche, ma ti mancano la sicurezza o il tempo necessari per occupartene da te. In tal caso, puoi assumere un artista professionista che ti aiuti con la preproduzione, anche in tema di storyboard e animatiche. Siti come Jorgen’s List ti offrono qualche nome disponibile dal mondo dell’animatica per la pubblicità.