Storyboard per l’animazione e come crearli
Lo storyboard ha modellato l’animazione e il cinema sin dagli albori di Disney. Come si fa a realizzarne uno da sé? E in che modo la tecnologia ottimizza il processo per gli animatori amatoriali? Scopri tutte le ultime novità con la nostra guida.
Cosa sono gli storyboard per l’animazione?
Uno storyboard è una parte chiave dell’animazione e della produzione cinematografica. Fase cruciale per qualsiasi regista in erba con un’idea in testa, lo storyboard dovrebbe catturare in formato visivo l’essenza e la struttura dell’animazione pianificata.
Lo storyboard è essenzialmente costituito da una serie di schizzi che mappano gli eventi chiave della narrazione, presentati in ordine cronologico. In questo modo ottieni un bridge visivo tra lo script, o il concept generale, e l’animazione finita.
Ogni schizzo rappresenta solitamente una ripresa fondamentale o un fotogramma. Conosciuti anche come “pannelli”, raffigurano dettagli tecnici, solitamente in riquadri separati.
Ci sono alcuni aspetti essenziali che il pannello di uno storyboard per l’animazione deve includere:
- Fotogramma: una casella rettangolare in cui l’artista dello storyboard fa uno schizzo della ripresa, vale a dire ciò che vedranno gli spettatori da una specifica angolazione.
- Note sui dialoghi: le note su ogni dialogo presente in ogni fotogramma. Non sono prese testualmente dallo script, ma rappresentano un breve riepilogo dell’idea generale.
- Note sull’azione: le note su ogni azione che avviene nella scena, come rocce che crollano o un’auto che perde il controllo. Potrebbero contenere un elenco delle azioni dei personaggi.
- Riprese della videocamera: il pannello dello storyboard deve anche catturare le riprese della videocamera che si intendono girare per ciascuna scena, dalle inquadrature lunghe ai primi piani.
Chi crea gli storyboard per l’animazione?
I registi amatoriali potrebbero creare correttamente il proprio storyboard, ma molti professionisti lavoreranno con artisti dello storyboard, spesso identificati come artisti specializzati, per realizzare la loro visione.
I registi hanno da sempre la responsabilità dello storyboard del progetto. Ma anche altre figure chiave ne sostengono lo sviluppo, a partire dagli artisti specializzati in storyboard agli autori di script, dagli scrittori ai cinematografi.
Breve storia sugli storyboard per l’animazione
Animatori e registi usano gli storyboard sin dagli albori di Hollywood. Furono proprio i Walt Disney Studios a sviluppare i primi storyboard per l’animazione, negli anni ‘30.
Si dice che per lo stesso Walt Disney lo sviluppo della storia costituisse una parte fondamentale della produzione cinematografica animata; così facendo, gli storyboard sono diventati parte integrante del mezzo.
Si racconta che la prima persona a disegnare scene su un foglio di carta e assemblarle una accanto all’altra, a quanto pare su una lavagnetta di sughero, fu l’animatore Disney Webb Smith. Finché nel 1933, con I tre porcellini, un corto animato Disney, non si usò per la prima volta uno storyboard completo.
Saranno anche trascorsi 80 anni da allora, ma nella Disney ancora oggi si usano gli storyboard, per contribuire a “dar vita alla visione del regista”.
Perché gli animatori usano gli storyboard?
Sono molti i motivi per cui gli animatori usano gli storyboard, da questioni di convenzioni cinematografiche alla verifica della fattibilità di determinati elementi in una produzione. Tra le ragioni principali per cui spesso è essenziale utilizzarli:
- Sono un metodo testato. Gli animatori e i registi hanno iniziato a usare gli storyboard negli anni ‘30 e ancora oggi continuano a farlo. Sebbene le tecnologie interessate siano profondamente cambiate, il principio di base per gli storyboard animati resta.
- Catturano una visione. Fino alla fase di storyboard, un film animato esiste fondamentalmente nella testa e nell’immaginazione dei suoi creatori, vale a dire il regista e l’autore dello script. Lo storyboard rappresenta la prima occasione di presentare visivamente l’idea, come racconto di base.
- Combinano parole e immagini. I film sono realizzati in parole e immagini. Durante la fase di storyboard, uno story artist (com’era chiamata questa figura presso Disney), o artista specializzato in storyboard, può collaborare con un autore, per capire in che modo i due mezzi si uniranno per realizzare la visione del regista.
- Permettono di pianificare scene e riprese. Lo storyboard è un fantastico strumento di pianificazione e organizzazione di una produzione. È possibile usarlo per suddividere l’animazione in scene, per poi etichettare le singole riprese della videocamera per ciascuna scena.
- Forniscono una checklist. Uno storyboard ben scritto ha una doppia funzione, anche come checklist delle attività necessarie per una produzione. Se lo usi correttamente saprai quante scene hai a disposizione, quali personaggi sono inquadrati, se ci sono requisiti audio, un elenco di riprese da completare e altro ancora.
- Sono un documento di riferimento. Gli storyboard spesso sono sottoposti a molte revisioni, pertanto possono cambiare significativamente come documenti. Archiviando ciascuna versione del tuo storyboard, puoi ottenere un quadro completo del progetto dal primo giorno fino all’ultima ripresa.
- Consentono il feedback. Creando lo storyboard della propria animazione, un regista può usarlo per comprendere cosa funziona e cosa no, individuare sfide e ostacoli specifici, nonché mettere insieme un feedback costruttivo da parte degli altri sulla visione pianificata. Questo feedback potrebbe essere cruciale tanto per il successo di una produzione di film, quanto per uno studente che si occupa di regia e si deve consultare con l’insegnante.
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Cosa sono gli storyboard per le animatiche?
Sono una versione semplice e animata di uno storyboard, costituito in pratica da una presentazione, che mostra ciascun pannello completo con il movimento, per comunicare meglio come potrebbe funzionare una volta trasformato in animazione.
Spesso sono usati quando uno storyboard deve essere presentato a un cliente: ad esempio se un’agenzia sta creando una pubblicità animata. Uno storyboard per l’animazione potrebbe includere anche le transizioni tra le riprese, oltre a un dialogo tra personaggi e l’audio.
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Esempi di storyboard per l’animazione
Per approfondire il tema della creazione di storyboard, studiarne qualche esempio è di certo tra i modi migliori, soprattutto se si prendono in esame mostrando lo storyboard da un lato e l’animazione completata dall’altro.
Ecco alcuni degli esempi di animazione dagli storyboard che ci piacciono di più.
Luca e Alberto mangiano con Giulia e Massimo: immagini Pixar a confronto
Questa graziosa animazione Pixar racconta la storia di Giulia che cena a casa con gli amici. In questo video di confronto, lo storyboard segue l’animazione finale. Durante la visione, troverai alcuni consigli utili sul livello dei dettagli necessari.
Up, La storia d’amore di Carl & Ellie: immagini Pixar a confronto
Nella famosa (e commoventissima) scena iniziale che narra la storia d’amore di Carl e Ellie del film d’animazione “Up” di Pixar, si può vedere lo storyboard originale posto in cima all’animazione finale. Questa scena è carica di azione e da qui si capisce in che modo lo storyboard gestisca il movimento.
Frozen 2, Nell’ignoto
Analogamente, qui vediamo lo storyboard della famosa scena del brano “Nell’ignoto”, che ha ricevuto una nomination agli Oscar. Lo storyboard mostra i dettagli nell’uso dell’ombreggiatura.
Patrick Harpin, artista dello storyboard di Sony Pictures
In questo video, l’artista dello storyboard di Sony Pictures Patrick Harpin racconta come sia iniziata la sua carriera nel campo dello storyboard, illustra come funziona il processo creativo e offre qualche consiglio di grande utilità. Harpin spiega inoltre quale svolta abbiano rappresentato per lui i Blue Sky Studios per L’era glaciale.
Come creare lo storyboard per un’animazione
1. Inizia
Per iniziare a lavorare su uno storyboard, innanzitutto devi farti un’idea dell’animazione che vuoi creare e dei materiali di base che ti serviranno.
- Crea la sinossi. Costituisce una panoramica della trama, che comprende i personaggi, le scene, i conflitti e le soluzioni principali. Oggi, molti registi producono uno script completo prima di iniziare lo storyboard, ma per i lavori amatoriali una sinossi è sufficiente.
- Studia la struttura della tua narrazione. Oltre a delineare la trama generale, devi farti un’idea di ciò che accadrà a chi e con quale ordine. In pratica, devi analizzare la storia, scena per scena.
- Studia l’azione. Cosa faranno i personaggi nella scena? Saranno in movimento? Parleranno? Cosa succederà intorno a loro? Saranno presenti auto, aerei, palazzi che crollano? Oppure magari solo alberi che si dondolano delicatamente al vento o ci sarà la pioggia?
- Elenca i requisiti della tua videocamera. Devono andare di pari passo con lo storyboard, ma prima di tutto serve almeno un’idea delle riprese che comporranno l’animazione: idee per le transizioni, staging della videocamera, ecc.
- Prepara i materiali. Avrai bisogno di penne, matite e fogli di buona qualità per iniziare a fare i tuoi schizzi. Altrimenti, puoi optare per usare un’app per il disegno. Per la creazione di pannelli, potresti scegliere un software come Storyboard Pro e/o i modelli di storyboard di Adobe Express.
2. Abbozza i tuoi storyboard per l’animazione
Per gli schizzi dello storyboard, per prima cosa ti servono carta e matita. Potresti partire dall’abbozzo di una miniatura per ciascuna scena, disegnando dalla prospettiva di uno spettatore che guarda lo schermo. Se devi spostare la testa per vedere altro, allora devi passare a una nuova ripresa e pertanto a una nuova miniatura.
In questo modo avrai una visione globale dell’animazione su una pagina, prima di passare a singoli schizzi più dettagliati, che in un secondo momento puoi assemblare nell’ordine corretto su una lavagna bianca o un muro.
Sebbene molti animatori continuino a disegnare storyboard a mano, professionisti e dilettanti sempre più spesso preferiscono ricorrere ad app con riquadri preimpostati.
3. Crea i pannelli del tuo storyboard
Una volta costruita la storia con una serie di schizzi, devi cominciare a trasformarli in pannelli. Un pannello in uno storyboard è costituito da un rettangolo disegnato su un foglio di carta, con riquadri separati per le note su dialoghi e azione.
Le dimensioni dei riquadri dipendono dal tipo di produzione per cui stai creando uno storyboard, ad esempio se si tratta di un film, un programma televisivo o in widescreen. Il formato da 10 x 7,6 cm è quello standard. Dopodiché, potrai disegnare l’azione della scena all’interno del riquadro, prima di aggiungere note sugli altri riquadri relativamente a dialoghi, angolazioni della videocamera e così via.
In cima al pannello, ci sarà spazio per scrivere il numero della scena e quello del pannello. I pannelli possono essere creati su un foglio di carta, ma sia disegnatori amatoriali che professionisti usano sempre più di frequente software digitali per mettere tutto insieme.
Trucchi e consigli principali
- Parti da note su post-it. La pagina vuota può intimidire, soprattutto quando ti ritrovi con un mucchio di pannelli vuoti. Inizia con note su post-it o equivalenti digitali e abbozza le idee a grandi linee.
- Sviluppa l’idea in miniature. Metti in pratica le note dei post-it con schizzi in miniatura, che si possono tagliare e assemblare nell’ordine in cui si presentano nella storia. Non c’è niente di definitivo in questa fase, ma puoi iniziare a dare forma alla storia.
- Opta per l’essenzialità. Anche gli artisti di talento, al momento iniziale di creazione dello storyboard, non hanno bisogno di creare un capolavoro. Disegna schizzi semplici: persone stilizzate, contorni abbozzati, ombreggiatura di base. L’obiettivo è trasmettere la tua idea.
- Non affannarti sui dettagli. Cerca di non impantanarti perfezionando troppo i dettagli su un singolo pannello o miniatura. Devi puntare a ottenere una panoramica rapida dell’intera storia con una serie di brevi illustrazioni. Consideralo come un elevator pitch esteso.
- Dai spazio alla tua idea. Puoi iniziare il tuo storyboard per l’animazione partendo da una rigida struttura narrativa. Quando cominci a fare i tuoi schizzi, però, la storia potrebbe assumere una direzione diversa in corso di lavorazione. Lascia che questo processo vada avanti, per capire dove ti conduce.
- Imposta un limite ai fotogrammi. Organizza bene il numero dei tuoi pannelli principali. Cerca di sintetizzare la storia in un piccolo numero di pannelli, che catturino l’intervallo di tempo narrativo, comprendente inizio, parte centrale e fine con i conflitti e le soluzioni chiave. Una volta stabilito tutto questo, puoi creare nuovi pannelli.
- Elimina ciò che non è necessario. Non tutte le scene che hai abbozzato rientreranno nel progetto. Assemblando e riassemblando, riuscirai infatti a distinguere eventuali punti deboli da rimuovere in sala di montaggio.
- Consulta i tuoi colleghi. Chiedi ad altri creativi del tuo ufficio, del team di produzione o della tua cerchia amatoriale di dare uno sguardo al tuo storyboard per l’animazione e lasciare un feedback. Le critiche costruttive, benché non sempre facili da accettare, possono aiutarti a individuare problemi che non hai notato prima.
Scegli il software e i modelli giusti
Gli studi professionali spesso creano pannelli dello storyboard usando software come Adobe Photoshop e Storyboard Pro per le animazioni. Storyboard Pro è uno standard del settore e permette agli artisti specializzati in storyboard di creare e riordinare gli schizzi in miniatura abbozzati, realizzare i movimenti della videocamera, importare le immagini, i suoni e altro ancora.
Se sei un artista amatoriale, però, potresti considerare anche di utilizzare Adobe Express.
Con i modelli di storyboard professionali di Adobe, puoi caricare facilmente i tuoi disegni sul progetto e aggiungere note con didascalie per approfondire personaggi, dialoghi, requisiti della videocamera e così via.
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Storyboard per l’animazione: domande frequenti
Quanto tempo dovrebbe richiedere uno storyboard?
Non ci sono regole fisse, ma per ciascun pannello dello storyboard dovresti impiegare circa mezz’ora. Parlando nello specifico di programmi televisivi, l’artista dello storyboard Steve Hulett sostiene che ogni tavola dovrebbe richiedere tra 10 e 20 minuti. Ovviamente, se sei un neofita del mezzo, sarà necessario più tempo. E va benissimo così. Devi fare le cose con calma.
Posso fare il lavoro di artista dello storyboard?
Sì, quello dell’artista dello storyboard è un lavoro che puoi fare anche tu. Solitamente, bisogna studiare una materia riguardante le arti visive, come ad esempio animazione o progettazione grafica a scuola o all’università. Spesso, poi, è questione di opportunità. Fare esperienza, quanta più possibile, è fondamentale; quindi, cerca qualche stage presso studios.
Quanti fotogrammi include uno storyboard?
Non è previsto un numero predefinito di fotogrammi per uno storyboard. Per ogni ripresa, comunque, serve almeno un fotogramma. Poi, dipende da quanto dura l’animazione o il film: maggiore è la durata, più fotogrammi dovrebbe includere. Un film tipico può contenere migliaia di fotogrammi, ma per animazioni brevi il numero sarà notevolmente inferiore.