Le combinazioni di colori giuste per impostare le tonalità desiderate.

I colori suscitano emozioni, lanciano messaggi, influenzando persino le scelte dei consumatori. Quando gli artisti scelgono una tonalità piuttosto che un’altra devono capire se rappresenta bene quello che vogliono comunicare. Scopri come i colori primari e secondari funzionano tra loro con i consigli dei nostri esperti artisti e designer

Vector art illustration of a cheetah under the moonlight.

Foto editata con ragazzo in primo piano con grafica creativa in arancione.

Cosa imparerai:

Quali sono i colori primari, secondari e terziari?

Vector graphic design of a winking penguin.

Immagine di passanti con tonalità rosse e blu in evidenza.

Sebbene abbiamo tutti giocato con i colori da bambini, una delle domande più comuni per cui c’è incertezza nella risposta verte su quali sono i colori primari e secondari. 

 

In particolare, molto spesso vi è difficoltà nel capire quali colori primari devono essere individuati e considerati nel creare la propria tavolozza o ruota di riferimento, e quindi i colori secondari e terziari. Per fare chiarezza e procedere con ordine, è utile suddividere in categorie i colori da conoscere e padroneggiare.

Categorie di colori da conoscere.

Colori primari.

Sono i colori di base, quelli dalla cui combinazione è possibile ricavare i colori secondari. Vengono anche chiamati “colori assoluti”, perché non è possibile ottenerli con nessun tipo di combinazione, e sono il rosso, il giallo e il blu.

 

A loro volta, i colori primari possono essere suddivisi in:

 

  • Colori Additivi. Rosso (R), verde (G) e blu (B), anche detti RGB. È possibile ottenere questi colori “sommando” due o più colori.

 

  • Colori Sottrattivi. Ciano (C), magenta (M) e giallo (Y), anche detti CMYK (K sta per nero). È possibile ottenere un colore “sottraendo” due o più colori. Prendendo, ad esempio, due vetrini di colore giallo e magenta, sovrapponendo il magenta sul giallo si otterrà rosso.

 

Colori secondari. 

Con la combinazione di colori primari è possibile ottenere questa categoria di colori. L’elenco dei colori secondari è in realtà molto breve, perché sono di fatto solo tre:

 

  • Arancione. Si ottiene mescolando il giallo con il rosso.

 

  • Verde. Si ottiene mescolando il giallo con il blu.

 

  •  Viola. Si ottiene mescolando il rosso con il blu.
Vector art pieces being used for character customization in a video game.

Disegno di passanti con tonalità verdi e gialle in evidenza.

Colori terziari. 

Si hanno dalla combinazione dei vari colori primari e sono in totale sei:

 

  • Rosso violaceo. Si ottiene sommando il blu e il rosso (il rosso in quantità maggiore).

 

  • Viola bluastro. Si ottiene sommando il rosso e il blu (il blu in quantità maggiore).

 

  • Blu verdastro. Si ottiene sommando il giallo e il blu (il blu in quantità maggiore).

 

  • Verde giallognolo. Si ottiene sommando il blu e il giallo (il giallo in quantità maggiore).

 

  • Giallo aranciato. Si ottiene sommando il rosso e il giallo (il giallo in quantità maggiore).

 

  • Rosso aranciato. Si ottiene sommando il giallo e il rosso (il rosso in quantità maggiore).

 

Con la pratica riuscirai ad acquisire sempre più dimestichezza nel corretto dosaggio dei colori fino ad arrivare alla tonalità desiderata. 

 

Tuttavia, se è vero che è con la pratica che ci si perfeziona, è altrettanto vero che un valido aiutante a tua disposizione è il cerchio cromatico di Itten. Questo strumento ti permette di visualizzare a prima vista i colori primari e secondari. In particolare: il triangolo al centro raffigura i colori primari, mentre i tre triangoli costruiti sui suoi lati rappresentano i colori secondari. La disposizione dei colori in questo modo non è casuale: nella parte inferiore avrai i colori freddi, in quella superiore avrai i colori caldi.
 

Intorno a questa figura geometrica, infine, saranno rappresentate tutte le varie tonalità di colore, rendendo possibile comprendere bene la differenza in particolare tra colori secondari e terziari.

Che cos’è la ruota dei colori?

Vector illustration of a nature landscape.

Una persona che si esercita ad acquerello con la ruota dei colori.

Puoi iniziare ad approcciarti ai colori in una maniera più professionale con il cerchio di Itten, uno strumento molto importante che ti permette di visualizzare tutti i colori visibili all’occhio umano. La ruota dei colori, infatti, è lo standard per comprendere le combinazioni di colori.

 

Disposti nell'ordine in cui i colori appaiono nello spettro luminoso (rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e viola), Sir Isaac Newton creò la prima ruota dei colori nel 1666.

 

La Ruota dei colori si distingue in due tipologie, in particolare:

 

  • Ruota dei colori RYB. Basata sul rosso, il giallo e il blu.

 

  • Ruota dei colori RGB. Basata sul rosso, il verde e il blu.

 

Qui, bisogna fare una distinzione tra i pittori del disegno con acquerelli e gli artisti digitali: i primi infatti si riferiscono di più alla ruota RYB, perché riesce bene a illustrare la correlazione tra colori primari (additivi e sottrattivi), specialmente durante il processo di miscelazione; gli artisti digitali, come ad esempio i designer, si riferiscono invece maggiormente alla ruota RGB perché sono questi i colori primari che si trovano nei fotorecettori degli occhi. Tutti i colori che riusciamo a percepire attraverso uno schermo, infatti, provengono dalla combinazione di diverse tonalità di rosso, verde e blu.

 

Se sei un illustratore digitale o un designer e il tuo obiettivo finale sarà la stampa, puoi pensare di utilizzare o convertire i file in CMYK poiché sono questi i quattro colori primari utilizzati nelle immagini di stampa.

 

Comunque, più in generale, la ruota dei colori racchiude in sé sia i colori primari e i colori secondari sia i colori terziari.

Vector illustration of a nature landscape.

La ruota di Itten realizzata ad acquerello.

La seguente figura della ruota RYB aiuta a comprendere come si legge il cerchio cromatico: tra i vari colori primari che appaiono sulla ruota, vi sono i colori secondari e terziari, in modo che si capisca con quali combinazioni di colori primari ottenerli.

 

In basso a sinistra avremo quindi il blu e tutte le tonalità di colore che prevedono l’utilizzo di questo colore primario; in basso a destra avremo il rosso e tutte le relative tonalità di colore che per essere create prevedono una maggiore quantità di rosso; in alto a destra (da destra verso l’alto) avremo le tonalità aranciate fino al giallo; in alto a sinistra (da sinistra verso l’alto) quelle più verdi fino ad arrivare anche qui al giallo.

 

In questo esempio infatti puoi individuare:

 

  • Colori primari. Rosso, giallo, blu.

 

  • Colori secondari. Arancione, verde, viola.

 

  • Colori terziari. Tutte le altre tonalità che nascono dalla combinazione di colori primari e colori secondari.
Vector illustration of a nature landscape.

Illustrazione moda di due ragazze con colori primari, secondari e terziari.

Nella scelta del colore di un logo tra una gamma di colori disponibili, la soluzione non è sempre così semplice. Utilizzare la ruota dei colori può chiarirti meglio quali sono tutte le possibili combinazioni gradevoli agli occhi, i cosiddetti “colori armonici”, o alternativamente puoi usare Adobe Color.

 

La ruota dei colori è particolarmente utile anche nel settore della moda, nello scoprire quali sono i colori che assieme generano gli accostamenti migliori. In questo senso, gli abbinamenti possono prevedere:

 

  • Colori complementari. Colori cioè che si trovano agli antipodi rispetto alla ruota dei colori. Generano gli accostamenti più luminosi.

 

  • Colori analoghi. Colori cioè che si trovano vicini nella ruota dei colori. Generano accostamenti semplici.

 

  • Colori monocromatici. Si utilizza un solo colore che si declina tuttavia in più sfumature.

 

La ruota dei colori, inoltre, ti introdurrà in un campo di studi molto importante, che si focalizza proprio sugli aspetti psicologici che le combinazioni di colori primari e colori secondari e terziari possono avere sull’osservatore. Questo campo di studi è noto come la teoria dei colori.

Teoria dei colori: il senso dei colori primari, secondari e terziari.

Vector illustration of a nature landscape.

Materiali da pittura e fogli con esercitazioni della ruota e teoria dei colori ad acquerello.

La teoria dei colori racchiude una serie di linee guida utili per tutti gli artisti (digitali e non) che si trovano in difficoltà nella scelta della tonalità di colore o palette di colori adatta per raggiungere un particolare obiettivo. Questo perché non esiste una combinazione giusta e una sbagliata, ma a seconda dello stato d’animo dell’artista e a cosa vuole comunicare potranno essere preferite delle palette anziché altre.

«Quando si tratta della teoria dei colori, non esiste un elenco prestabilito di “cose da non fare”. Tutto è concesso perché si riduce alle preferenze e a un aspetto soggettivo.»

- Alyssa Newmann

 

Frutto di un lungo percorso di studi che affonda le sue radici nel Rinascimento e che poi è stata applicata da Newton per la realizzazione della ruota dei colori, la teoria dei colori spiega come da tre colori primari si possano ottenere tutti gli altri colori secondari e terziari.

 

Considerando però la distinzione tra colori primari additivi e colori primari sottrattivi, si possono distinguere due interpretazioni:

 

1.  Interpretazione secondo la sintesi additiva. I colori primari da considerare sono il rosso, il verde e il blu (RGB) che tutti assieme formano il bianco. Proiettando un fascio di luce rosso e uno di luce blu, il nostro occhio elaborerebbe una sintesi additiva, e “sommando” i due fasci di luce colorata, percepirebbe un unico fascio di luce color violetto.

 

2.  Interpretazione secondo la sintesi sottrattiva. I colori primari da considerare sono il ciano, il magenta e il giallo (CMYK) che tutti assieme formano il nero. Mescolando effettivamente questi colori si arriva via via a un colore sempre più scuro, quindi alla completa “sottrazione” dei colori al pigmento.

 

In base a queste due interpretazioni, la teoria dei colori afferma che i tre colori primari sono rispettivamente il magenta, il giallo e il blu, e se si prova a mescolarli a due a due, si possono ottenere l’arancione, il violetto, il verde e l’indaco. Procedendo ancora mescolando i seguenti colori secondari, si possono ottenere via via tutti gli altri colori.

Terminologia della teoria dei colori.

Vector illustration of a nature landscape.

Palette di colori guida.

La teoria dei colori introduce tre particolari parametri che devono essere necessariamente presi in considerazione, specialmente dagli artisti digitali che si ritroveranno a doverli gestire andandoli a settare manualmente.

 

  • Tonalità (HUE). Indica il colore puro, cioè quello ottenuto senza l’aggiunta di bianco o nero (che ne determinano le diverse gradazioni).

  • Luminosità (Valore). Indica la quantità di bianco o nero che si aggiunge al colore, rendendolo così più chiaro o più scuro.

  • Saturazione. Indica l’intensità di una tonalità di colore: se ha bassa saturazione avrà un aspetto che tenderà di più al grigio; viceversa, a livello di saturazione più alto corrisponderà una tonalità più brillante.

Come usare i colori primari, secondari e terziari.

Una volta appresa la differenza tra colori primari, colori secondari e terziari e una volta approfondito il concetto di combinazioni tra colori (complementari, analoghi e monocromatici) puoi iniziare a sperimentare e a mixare le tinte più disparate regolandoti anche con i tre parametri.

Vector illustration of a nature landscape.

Immagini vettoriali in stile giapponese con combinazioni di colori analoghi e monocromatici.

In genere, molti illustratori scelgono un colore dominante, in combinazione a un colore secondario di supporto e a un colore terziario che dia un tocco in più, valorizzando la composizione. Tuttavia, non tutti sono d’accordo con questo approccio. A conferma di ciò, infatti, se consideri ad esempio il giallo-verde, il giallo e il giallo-rosso, sono tutti e tre colori vivaci, ognuno con il suo carattere, ma se li combini assieme all’interno di un dipinto, rievocheranno la tonalità del giallo primario.

 

Fortunatamente, l’illustrazione digitale non ha le stesse proprietà dell’arte tradizionale ed è più flessibile nel modo in cui si utilizza la tavolozza o la palette di colori. Un grosso aiuto nella realizzazione di disegni digitali può essere l’utilizzo di un software professionale apposito come Adobe Photoshop o Adobe Illustrator, che ti permetteranno di giocare con forme, colori e tonalità, ottenendo il massimo dalla tua creatività.

Vector illustration of a nature landscape.

Illustrazione grafica di ragazza realizzata con toni freddi.

Tieni sempre a portata di mano la ruota dei colori per identificare quali sono i colori complementari più adatti per il tuo prossimo progetto.

 

Anche la temperatura dei colori è un elemento da considerare molto attentamente: alcune tonalità sono fredde, altre calde. Questa distinzione nasce da un’accezione psicologica. Tutto ciò che tende al rosso e al giallo, viene considerato “caldo” perché rimanda al sole, al fuoco, ecc. Viceversa, tutto ciò che tende al blu, all’azzurro o anche al verde viene considerato come “freddo” perché richiama alla mente l’acqua.

 

Questa distinzione però non sempre è così netta: ad esempio, nei colori terziari vi sono delle tonalità che sono difficili da identificare come il giallo limone, che viene considerato un colore freddo perché rimanda più al verde.

Vector illustration of a nature landscape.

Esplosione di colori su sfondo bianco. Spettro cromatico.

Prima di creare pensa al tipo di emozioni che vuoi comunicare o evocare: i colori freddi hanno delle proprietà uniche, riuscendo a cambiare un’immagine in molteplici modi, offrendo una sensazione di calma, ricreando un ambiente rilassante o dando più profondità all’immagine.

 

I colori caldi invece sono più energici e vivaci, infondono allegria, ma al tempo stesso offrono un minor senso di profondità all’immagine.

«I colori secondari aprono la porta a interessanti palette di colori che evocano un’altissima possibilità di personalizzazione, facendo sentire le persone come se quel lavoro fosse proprio fatto su misura per loro.»

- Jacob Obermiller

Come diventare un designer, un illustratore o un artista.

Vector illustration of a nature landscape.

Illustrazione vettoriale moda con ragazza e palloncini in toni pastello.

Se vuoi trasformare una passione nel tuo lavoro e vuoi diventare un designer, illustratore o artista, una volta padroneggiate le regole che ruotano attorno ai colori primari, colori secondari e terziari, dovrai concentrarti sicuramente nella presentazione dei tuoi lavori.

 

Affina il tuo stile specializzandoti più che puoi per aumentare la riconoscibilità da parte del pubblico. Spesso un approccio “tuttofare” non è un’ottima strategia, perché i potenziali clienti potrebbero preferire una figura professionale che eccelle in una determinata branca artistica. Inoltre, se la tua passione principale si concentra su un particolare genere artistico, come ad esempio i fumetti, concentrati su quello e sulla creazione del tuo portfolio, che sarà un vero e proprio biglietto da visita. Cura il tuo sito e frequenta community per condividere le tue creazioni e aumentare il tuo bacino di potenziali clienti.

 

Una volta raggiunta notorietà e visibilità, non pensare di avere la scienza in tasca. Rimani sempre aggiornato sulle nuove tendenze e continua ad adottare un approccio aperto ai cambiamenti. Un’idea è quella di osservare sia artisti affermati sia quelli emergenti, per intercettare nuovi trend e incentivare la tua creatività.

Consigli utili dagli esperti.

Vector illustration of a nature landscape.

Grafica con palme in primo piano e tramonto su città realizzata con tonalità calde.

Insomma, i segreti per padroneggiare l’arte dei colori si possono riassumere in alcuni punti:

 

  • Colori primari, secondari e terziari. Conoscere i colori primari e quali sono i colori secondari e i colori terziari.

  • Ruota dei colori. Tenerla sempre a portata di mano per poterla consultare e analizzare i colori.

  • Teoria dei colori. In base alle caratteristiche dei colori e ai loro parametri, utilizzarla per ottenere le migliori combinazioni per la tua creazione.

 

Secondo gli esperti, nonostante utilizzare una combinazione di colori secondari e terziari analoghi e monocromatici sia una scelta tanto semplice quanto rilassante per l’occhio dell’osservatore, è altrettanto vero che ciò può essere un’arma a doppio taglio, perché può portare all’illustrazione una carenza di incisività.

«Ci sono opinioni contrastanti perché è molto facile avere una tavolozza di colori rilassante, ma il risultato è anche un contrasto molto basso e tutti i colori si fondono insieme.»

- Alyssa Newman

 

Il bello dell’illustrazione artistica, sia essa tradizionale o digitale, è che ogni accostamento può evocare emozioni diverse e che tramite la combinazione di colori primari, colori secondari e terziari è possibile lanciare un messaggio specifico. La difficoltà maggiore per un illustratore è dare carattere alla propria creazione senza che venga sbilanciata la composizione.

«Con l’illustrazione, puoi adottare più facilmente una combinazione di colori analoghi per i tuoi colori secondari per poi concentrarti sul colore primario scegliendo un colore complementare (quindi opposto rispetto alla ruota dei colori).»

- Alyssa Newman

 

Adottando questa strategia, darai vita a uno schema di colori complementari: se scegli un colore opposto rispetto alla ruota dei colori, a prescindere da quello che starai disegnando, ciò darà comunque un contrasto piacevole agli occhi, ma assicurati di mantenere sempre un equilibrio nella composizione.

Vector illustration of a nature landscape.

Grafica vettoriale con ragazza realizzata con tonalità neutre e calde.

Lascia correre la tua immaginazione e sperimenta diverse combinazioni di colori per dare un carattere unico alle tue creazioni. Insomma, più riuscirai a comprendere i colori e le giuste combinazioni, più avrai possibilità di trovare l’aspetto migliore per ogni tua creazione.

Collaboratori.

  • Alyssa Newman, illustratrice, designer e brand strategist, ha una forte passione per l’UX design e i suoi lavori spaziano in molteplici settori.

 

  • Jacob Obermiller, artista e graphic designer, trova la sua fonte d’ispirazione nella natura, negli affetti famigliari e nella tipografia.

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