Come usare gli ISO in fotografia.
Cosa sono gli ISO in fotografia? A cosa servono e come si usano? In questa guida, grazie ai consigli di fotografi professionisti, approfondiremo l’argomento in modo semplice e adatto anche a chi si avvicina per la prima volta al mondo della fotografia digitale.
Dettaglio in primo piano di una macchina fotografica.
Cosa imparerai:
- Cosa sono gli ISO della fotocamera?
- Definizione del termine ISO
- Gli ISO nella fotografia analogica
- Come gli ISO determinano l’esposizione della fotocamera
- ISO: esempi di fotografia
- Scegliere il giusto ISO
Cosa sono gli ISO della fotocamera?
In ambito fotografico, si parla di ISO per indicare la sensibilità del sensore della macchina fotografica, ovvero la quantità di luce che una pellicola riesce ad assorbire in un intervallo di tempo. Si tratta di uno dei tre pilastri dell’esposizione fotografica, insieme all’apertura del diaframma e al tempo di esposizione.
Definizione del termine ISO.
La parola ISO in fotografia sta per “International Standards Organisation” e rappresenta una serie di valori in progressione che determinano la sensibilità delle pellicole e dei sensori. Gli ISO sono utilizzati fin dai tempi della fotografia analogica, ma il digitale ha permesso di renderli alla portata di tutti e di semplificarne l’impostazione nell’utilizzo pratico.
Facciamo un esempio concreto per comprenderlo meglio. La sequenza fotografica che trovi qui sotto rappresenta degli scatti della torre Eiffel con valori di ISO differenti. Immaginiamo di essere in una stanza con una luce abbastanza fioca e di voler fotografare questo souvenir. Come puoi ben vedere in foto, aumentare il valore degli ISO significherà raddoppiare o triplicare la quantità di luce che il sensore sarà in grado di riconoscere: è come se stessi chiedendo alla tua macchina fotografica di sforzarsi di vedere il massimo che può anche in condizioni di scarsissima luce.
‹‹Quando c’è il sole alto nel cielo, non aggiusto quasi mai gli ISO, ma quando il sole si abbassa oppure sto scattando in un ambiente chiuso e le condizioni di luce cambiano, inizio ad aumentare gli ISO per mantenere le mie foto esposte correttamente.››
- Ivy Chen
In parole semplici, passando da un valore di ISO a un altro vuol dire chiedere alla macchina fotografica di aumentare la sua capacità di vedere con poca luce. Bisogna comunque considerare che questa richiesta comporta spesso la presenza di un disturbo all’interno della fotografia: per questo motivo, il valore economico delle macchine digitali oggi dipende anche dalla capacità di garantire un buono scatto anche con valori di ISO alti.
Panorama con cielo stellato in Tailandia.
Gli ISO nella fotografia analogica.
La velocità con cui la nostra macchina fotografica è in grado di assorbire la luce è un fattore determinante nella riuscita dello scatto. Lo sa bene chi ha vissuto il passaggio dall’analogico al digitale.
Con una vecchia macchina fotografica analogica, infatti, una volta caricata una pellicola e impostato un certo valore di ISO, questo rimaneva tale per tutta la pellicola. Questo significa che bisognava mantenere la stessa situazione di scatto in termini di luce oppure sostituire ogni volta la pellicola per riadattarla al set.
A questo inconveniente legato all’impostazione fissa di ISO nelle camere analogiche, tra l’altro costoso (bisognava sostituire ogni volta il negativo) e scomodo (poteva capitare di non avere a disposizione una nuova pellicola e comunque di perdere alcuni fotogrammi), si aggiungeva anche una sensibilità ISO poco performante e abbastanza limitata. Aumentare la sensibilità ISO nelle macchine fotografiche analogiche significava spendere molto per acquistare pellicole migliori. Può sembrare paradossale se si pensa che oggi si scatta a sensibilità altissime in maniera totalmente gratuita.
Se tutto questo sembra essere controproducente in termini economici e organizzativi, non lo è sicuramente nello studio della luce. I fotografi che si affidavano a una camera analogica passavano moltissimo tempo a studiare la situazione di scatto e avevano conoscenze molto più approfondite sul funzionamento degli ISO.
Dettaglio di una macchina fotografica SLR.
Come gli ISO determinano l’esposizione della fotocamera
L’esposizione della fotocamera rappresenta la quantità di luce che viene catturata dal sensore della fotocamera. È determinata da tre fattori (il cosiddetto triangolo di esposizione) che sono in stretta relazione tra loro:
- gli ISO
- l’apertura del diaframma
- il tempo di esposizione.
Rispetto al triangolo di esposizione, bisogna comprendere come gli ISO influiscano sull’esposizione stessa. Iniziamo subito col dire che l’ISO non crea l’esposizione: questa è dettata solo dalla luce che l’obiettivo riesce a catturare in base alla velocità dell’otturatore e alla sua apertura. In base a questo e al tempo di esposizione, gli ISO ci indicheranno quanto una foto sarà chiara o scura.
Quello che dovrai fare è settare il valore ISO che, insieme alla velocità dell’otturatore, ti possa garantire la performance fotografica migliore. Ad esempio: se l’esposizione ti restituisce una foto con rumore, magari sfocata, prova ad aumentare i valori ISO di base lentamente e contemporaneamente anche la velocità dell’otturatore.
Gli ISO determinano quindi la velocità di reazione del sensore alla luce, mentre le altre due variabili determinano la quantità di luce che arriva al sensore della fotocamera. In base al valore ISO, cambiano anche gli altri due fattori in stretta relazione, in particolare:
- Minore sarà il valore ISO, minore sarà la sensibilità del sensore: maggiore sarà la luce necessaria; quindi, sia l’apertura del diaframma che il tempo di scatto dovranno essere maggiori.
- Maggiore sarà il valore ISO, maggiore sarà la sensibilità del sensore: minore sarà la luce necessaria; quindi, sia l’apertura del diaframma che il tempo di scatto dovranno essere inferiori.
Una ragazza che scatta una foto al tramonto.
Gli ISO, che sono più semplici da impostare rispetto agli altri due fattori, solitamente si cambiano in base alla luminosità dell’ambiente in cui stiamo per scattare la fotografia. Tipicamente vanno cambiati se stiamo fotografando di sera o di notte, oppure se stiamo facendo delle foto all’interno di un ambiente chiuso. Ma possono essere regolati anche nel caso di condizioni di luce normali, riducendo anche i tempi di scatto per fotografare oggetti in veloce movimento.
Nella scala dei valori ISO ogni valore è pari al doppio di quello che lo precede, a partire dal valore 50. Pertanto, la scala sarà composta dai seguenti valori:
50 – 100 – 200 – 400 – 800 – 1600 – 3200 – 6400 – 12800 – 25600 – 51200.
Aumentando gli ISO è possibile quindi ottenere foto sufficientemente luminose anche in ambienti bui e poco illuminati. Questa possibilità, però, non deve essere portata all’estremo: all’aumento degli ISO corrisponde anche l’aumento del cosiddetto rumore digitale, che implica una perdita di qualità dell’immagine.
Proprio il rapporto tra ISO e rumore è una delle differenze che si riscontrano tra una fotocamera economica e una costosa: i prodotti di largo consumo infatti creano eccessivo rumore già a un livello di ISO pari a 1600, mentre le reflex full frame professionali possono arrivare a ISO superiori con livelli di rumore tutto sommato accettabili. Oltre al rumore, ISO alti solitamente producono immagini meno definite.
Per questo è buona norma tenere il valore ISO il più basso possibile, a eccezione delle situazioni in cui sono utili. Se è presente rumore eccessivo, puoi ridurlo in post-produzione tramite software specifici come Adobe Photoshop e Adobe Lightroom.
Cielo stellato su una baia.
ISO: esempi di fotografia.
Come già affermato, il principio che deve regolare la scelta degli ISO è quello di scattare sempre con il valore più basso possibile. Anche se sullo schermo della fotocamera l’immagine con ISO più elevati può apparire di buona qualità, il rumore digitale diventa evidente quando la foto sarà ingrandita. Derek Boyd spiega che ‹‹si dovrebbe tentare di mantenere gli ISO a livelli molto bassi in relazione all’ambiente, anche se a volte la grana può essere voluta per ragioni di stile. Più basso è il livello degli ISO, più dettagliata sarà la foto››.
L’idea è quella di cercare sempre le condizioni di luce favorevoli e di utilizzare tutti gli accorgimenti per realizzarle. Si può, ad esempio, lavorare con il flash, utilizzare il treppiede per realizzare foto “ferme” con esposizione lunga, usare obiettivi luminosi o scattare nelle ore del giorno con più luce. Non considerare mai l’innalzamento degli ISO come una soluzione per risolvere tutti i problemi di luce sfavorevole, ma come una tecnica da usare in caso di necessità. Vediamo qui sotto alcuni esempi in cui è conveniente aumentare i livelli ISO in base alla situazione.
Un matrimonio in chiesa.
Una situazione classica per un fotografo professionista, ma anche per un fotografo amatoriale. La chiesa è un ambiente scuro e poco illuminato, in cui il tempo di scatto non può essere aumentato eccessivamente per evitare di avere foto mosse. In questo caso, è utile alzare il livello di ISO da 100 (lo standard per foto in ambienti luminosi) a 800.
Interno di una chiesa o reception di matrimonio.
Un’auto che viaggia a elevata velocità.
In alcune foto c’è l’esigenza di cogliere l’azione di un oggetto che va a velocità elevata, come ad esempio un’auto lanciata su un rettilineo. L’idea è quella di cogliere l’azione della vettura congelando la sua corsa in uno scatto. Per evitare che il soggetto risulti mosso, dobbiamo utilizzare una velocità di scatto elevata, ma se manteniamo ISO 100 la foto verrà molto buia anche se ci troviamo all’aperto. In questo caso la soluzione consiste nell’aumentare gli ISO fino al livello ottimale.
Scatto di una macchina a grande velocità.
Un tramonto.
Un altro classico della fotografia: un bellissimo tramonto. La luce è scarsa e non si ha a disposizione un treppiede. In più si vuole ottenere un’elevata profondità di campo e ciò comporterebbe la chiusura del diaframma, con relativa riduzione della luce verso il sensore. La soluzione, anche in questo caso, è alzare gli ISO fino a un livello in cui il rumore non sia troppo evidente.
Persone su banchina sul Lago di Braies, Sud Tirolo.
Scegliere il giusto ISO
Dopo aver parlato in generale di cosa sono gli ISO e a cosa servono, è utile elencare alcune regole generali che possono essere d’aiuto per trovare i giusti livelli di sensibilità del sensore in base alla situazione in cui stiamo fotografando. Il fotografo Stephen Klise suggerisce di impostare gli ISO della macchina digitale in modalità Auto e verificare le foto che riesci a scattare con queste impostazioni, in particolare qual è il livello di ISO utilizzato dalla fotocamera. Questo ti aiuterà a comprendere la relazione tra le situazioni della vita reale e i livelli ISO:
- ISO 100: è la scelta migliore negli ambienti estremamente luminosi. È ideale per scattare foto all’aperto nelle giornate soleggiate.
- ISO 200: questo livello è adatto sempre a situazioni luminose, ma leggermente meno rispetto alla situazione precedente. La sensibilità del sensore è stata raddoppiata, cioè il sensore reagirà alla luce al doppio della velocità.
- ISO 400: è la scelta perfetta per un ambiente dotato di una buona luce, ma meno intensa. Ad esempio, quando ci si trova a scattare all’aperto in una giornata nuvolosa, oppure in un ambiente chiuso vicino a una finestra dove un ISO più alto risulta ideale. La sensibilità del sensore è stata moltiplicata per 4; fino a questo livello praticamente tutte le fotocamere di ultima generazione non danno particolari problemi di rumore eccessivo.
- ISO 800: questo livello di ISO è indicato quando si sta scattando in un ambiente chiuso senza una luce come un flash.
- ISO 1600: livelli elevati di ISO sono adatti quando si sta scattando all’aperto di sera o di notte oppure all’interno di un ambiente chiuso molto buio e senza luci soffuse. Il rumore è elevato su modelli di fotocamera non professionale.
- ISO 3200: si tratta di un valore riservato a macchine performanti di ultima generazione.
- ISO 6400: è considerato il limite massimo di ISO anche per le macchine di ultima generazione con sensore full frame.
- ISO 12800 e superiori: valori estremi raggiungibili sono da full frame professionali di ultimissima generazione e di solito riservati ad applicazioni speciali, in cui comunque il rumore è elevato.
Dettaglio in primo piano di macchina fotografica.
Consigli utili.
- Utilizza ISO alti in caso di scarsa luminosità o di oggetto in movimento.
- Attrezzati di una fotocamera full frame se usi ISO alti per ridurre il rumore nella foto.
- Se scatti in casa, assicurati di essere vicino a una fonte luminosa e usa ISO 400 o 800.
- In ambienti estremamente luminosi utilizza valori di ISO bassi.
- Segui sempre i consigli di fotografi professionisti.
Collaboratori.
Ivy Chen, abbina la carriera di fotografa a quella di artista. Scopri i suoi lavori su Instagram.
Stephen Klise, fotografo specializzato in ritratti con base a Seattle.
Derek Boyd, fotografo specializzato in foto d’interni e per l’immobiliare con oltre 20 anni di esperienza.
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