Guida completa all’apertura focale.
L’apertura focale dell’obiettivo regola la quantità di luce che la fotocamera cattura durante uno scatto. Per ottenere una buona esposizione è importante imparare a regolare questo aspetto in base all’ambiente e alla posizione del tuo soggetto. Scopri come ottenere il massimo dalla tua immagine padroneggiando quanta luce entrerà nella tua macchina fotografica grazie ai consigli dei nostri esperti.

Che cos’è l’apertura focale?
L’apertura focale in fotografia è l’ampiezza della sezione dell’obiettivo della fotocamera che può essere regolata per permettere a una certa quantità di luce di passare e colpire il sensore.
Che cos’è il diaframma?
La sezione dell’obiettivo che permette il passaggio della luce viene regolata dal diaframma, funzionando come una pupilla: quando è molto aperto consentirà l’ingresso di molta luce e viceversa.


L’apertura del diaframma viene misura in valori numerici “f”, che non rappresentano la dimensione del diaframma, bensì dipendono dal rapporto tra lunghezza focale e apertura. Maggiore è questo numero, minore sarà l’apertura e viceversa. I valori f-stop variano da f/1,4 (valore che corrisponde a una maggiore apertura, dunque molta luce in entrata) a f/32 (valore che corrisponde a un’apertura minore, quindi poca luce sul sensore). La maggior parte delle fotocamere parte con aperture da f/2,8 oppure f/4.
Di solito la massima apertura dell’obiettivo viene rappresentata sui bordi della lente, limitandosi solamente al numero senza ‘f/’. Ad esempio, quando l’apertura del diaframma è di 2,8, questo numero segnala che l’obiettivo può mantenere un’apertura massima di f/2,8 per ogni livello di zoom. I valori f-stop non variano in maniera lineare, ma seguono lo schema seguente e, per ogni livello, la luce in entrata dimezza:
- f/1,4 – lascia entrare molta luce, ma è disponibile solo su fotocamere professionali o semi-professionali;
- f/2,0 – livello dal quale la maggior parte delle fotocamere tradizionali non inizia;
- f/2,8 – il valore f-stop più basso nella maggior parte delle fotocamere e utile in condizioni di scarsa illuminazione;
- f/4,0 – una buona scelta per i viaggi e le fotografie naturalistiche;
- f/5,6 – una via di mezzo, ottima per foto di città, edifici e paesaggi, ovvero dove non c'è un unico punto di messa a fuoco;
- f/8,0 – a questo livello si iniziano a percepire dei cambiamenti nella profondità di campo con sfocatura dello sfondo;
- f/11,0 – la dimensione dell'apertura inizia a fornire una buona profondità di campo e può essere utilizzata per la fotografia macro;
- f/16,0 – il livello di apertura più piccolo in molte fotocamere;
- f/22,0 – suggerita solo per i più esperti, poiché i livelli di nitidezza possono iniziare a risentirne.

«Se il tuo f-stop è più grande (la tua apertura è più piccola) avrai bisogno di una velocità dell'otturatore più lenta per compensare. Fai attenzione a mantenere ferma la tua fotocamera. Se l'otturatore è aperto più a lungo, ci vuole molto più tempo per catturare la foto, e durante questo periodo se c'è qualche movimento della fotocamera o nella fotocamera, la conseguenza sarà un motion blur.»
La profondità di campo.
La profondità di campo può essere definita come tutto quello spazio che l’obiettivo riesce a mettere a fuoco. Questo spazio include anche il punto focale e rappresenta tutta la zona nitida. Considerando che l’ammontare di luce che arriva sul sensore è un aspetto fondamentale dell’apertura, questa è in grado di influenzare anche la profondità di campo.
La profondità di campo e l’apertura del diaframma.
Per quanto riguarda il rapporto tra profondità di campo e apertura, considera che più piccola sarà l’apertura (quindi più alto il valore f-stop e poca luce in entrata), maggiore sarà la profondità di campo della tua foto. Di solito questa impostazione è la migliore per foto di gruppo o scatti panoramici.


La profondità di campo e la lunghezza focale.
La profondità di campo e la lunghezza focale saranno in rapporto inversamente proporzionale: maggiore è la lunghezza focale dell’obiettivo, tanto minore sarà la profondità di campo. Al contrario, minore è la lunghezza focale dell’obiettivo, tanto maggiore sarà la profondità di campo e quindi lo spazio che l’obiettivo riuscirà a mettere a fuoco.
La profondità di campo e la distanza dal soggetto.
Questi due elementi sono strettamente legati poiché tanto più vicino sarà il soggetto da fotografare, tanto minore sarà la profondità di campo. Come risultato, lo sfondo sarà fuori fuoco. Se invece il soggetto sarà lontano dall’obiettivo, allora la profondità di campo sarà maggiore e si potranno avere più oggetti messi a fuoco.

Guida tecnica all’apertura focale.
Saper settare l’apertura del diaframma è quindi essenziale per avere un buon controllo sulla luce in entrata e per ottenere l’effetto desiderato. In questa breve guida ti illustreremo come usare l’apertura focale.
Come usare l’apertura focale.
L’apertura del diaframma è in grado di controllare allo stesso modo la luce che arriva sul sensore e la profondità di campo, dunque sia la sfocatura sia la nitidezza dell’immagine. Se scegli un’apertura bassa, quindi un valore f-stop alto, farai arrivare poca luce al sensore.
Questa impostazione avrà le seguenti conseguenze: un’ampia profondità di campo, con la possibilità di avere una sezione più ampia dell’immagine a fuoco; ma allo stesso tempo, vista la poca luce in entrata, avrai bisogno di tempi di esposizione più lunghi e una maggiore stabilità della fotocamera che dovrà rimanere il più ferma possibile.

Come scegliere l’apertura del diaframma.
Questa scelta dipende in primo luogo dal soggetto o dalla scena che si vuole fotografare.
Se ti trovi in condizioni di scarsa illuminazione, come nel caso di ambienti interni o foto in notturna, dovrai utilizzare un’apertura del diaframma maggiore, con valori tra f/2,8 e f/5,6 che consentiranno l’ingresso di molta luce.

Se invece vuoi fotografare un paesaggio particolarmente illuminato, non avrai bisogno di aperture troppo ampie, dal momento che entrerà già abbastanza luce nonostante il diaframma stretto. In questo modo otterrai anche una profondità di campo maggiore e la tua immagina apparirà molto nitida.
Per questo tipo di scatti i nostri esperti consigliano aperture da f/8 in su. Inoltre, sperimentando con i tempi di esposizione potrai ottenere gli effetti che desideri.
Come impostare l’apertura del diaframma.
Quando si imposta l’apertura del diaframma è importante considerare questa impostazione anche in relazione a quella della velocità dell’otturatore.
Per prima cosa, assicurati di impostare la modalità manuale sulla tua fotocamera, di solito rappresentata dalla lettera “M”. Trova il pulsante per regolare l’apertura, di solito rappresentato con “Av+/-” o semplicemente “Av”. Entra nelle impostazioni dell’apertura focale e ruota la ghiera fino a raggiungere il rapporto focale che desideri.

Come usare l’apertura focale nei diversi stili fotografici.
L’impostazione dell’apertura ideale dipende dal tipo di immagine, dal soggetto e dalle condizioni dello scatto. Ecco alcune situazioni comuni per le quali i nostri esperti possono suggerirti l’intervallo di apertura più adatto.
Ricorda che anche le condizioni di luce, il movimento del soggetto e altri fattori influiscono sul risultato finale.
Foto ritratto.
Per ottenere un buon foto ritratto, dovrai fare in modo che il viso e i lineamenti siano nitidi, mentre lo sfondo sia sfocato. Scegli un’apertura ampia, da f/4 a f/5,6.

Fotografia paesaggistica.
Per ottenere una nitidezza perfetta, senza sfocature dal primo piano fino all’orizzonte, imposta un’apertura ridotta: da f/11 a f/16 per ottenere fotografie paesaggistiche mozzafiato.

Fotografia Macro.
Per evidenziare dettagli molto piccoli, immortalandoli anche con un effetto bokeh, scegli un’apertura ampia, almeno da f/5,6. Aggiungi anche un basso valore ISO e un’elevata velocità dell’otturatore per ottenere immagini straordinarie. Puoi anche usare f/11 fino a f/16 e avere comunque una buona profondità di campo.

Fotografia notturna.
Suggestiva e di grande impatto, per ottenere una foto notturna soddisfacente avrai bisogno di molta luce in entrata. Un’apertura ampia (almeno f/5,6) è l’impostazione praticamente obbligatoria. In questo modo, creerai una profondità di campo ridotta ma meno evidente nelle foto più scure. Combina quest’ampiezza del diaframma con un tempo di esposizione lungo e un treppiede per ottenere dei risultati migliori.

FAQ: Domande frequenti.
- Come calcolare la lunghezza focale.
Per calcolare la lunghezza focale equivalente si dovrà moltiplicare la lunghezza focale dell’obiettivo per un fattore di moltiplicazione della focale, dato dal sensore in uso. È possibile ricavare quest’ultimo dal rapporto fra la diagonale del sensore 24*36mm (sensore standard) e quella del sensore su cui hai montato l’obiettivo. Il valore della lunghezza focale equivalente ti dirà quanto sarà ampia l’inquadratura e cosa riuscirai a fotografare.
- Come scattare in priorità di diaframma.
Questa impostazione si attiva selezionando sulla fotocamera la modalità “A” oppure “Av”. Tale modalità ti permette di controllare l’apertura del diaframma per poterla regolare in base alle condizioni in cui vuoi fotografare.
- Come si usa l’iperfocale.
Questa tecnica serve per avere tutta la tua immagine nitida, dal soggetto in primo piano fino allo sfondo. Usa la messa a fuoco manuale e considera la distanza iperfocale. Quest’ultima dipende dalla lunghezza focale dell’obiettivo, dall’apertura del diaframma e dal circolo di confusione del sensore e si può facilmente ricavare da tabelle con distanze iperfocali precalcolate.
Collaboratori
Ivy Chen – fotografa e video-creator con sede a Seattle.
Dominic Duchesneau – direttore e editore di cortometraggi.
Van Jensen – autore pluripremiato di graphic novel e fumetti.