Guida introduttiva agli equalizzatore grafici.

Un equalizzatore grafico è in grado di modificare l’audio aumentando o riducendo le frequenze che preferisci. Migliora le tue conoscenze con questa guida e scopri come regolare l’equalizzatore ottenendo il massimo con i consigli dei nostri esperti.

Foto in bianco e nero di ragazzo in uno studio di registrazione

Cosa imparerai:

Che cos’è un equalizzatore grafico.

Un equalizzatore grafico è un dispositivo audio che consente di regolare manualmente le frequenze, come gli alti o i bassi, di una traccia audio.

 

Grazie a questo strumento, che opera sui segnali audio, puoi bilanciare le varie frequenze: attenuare quelle in eccesso e aumentare quelle dove il segnale è carente. Potrai inoltre ridurre il rumore di fondo oppure eliminare i livelli di audio che non sono coerenti con la tua traccia.

Due ragazzi che discutono in uno studio di registrazione

Come funziona un equalizzatore grafico.

Quando si lavora alla registrazione di una canzone o di un audio voce possono emergere molti toni, non necessariamente tutti piacevoli. Sarà quindi necessario eliminarne alcuni e accentuarne altri: un equalizzatore grafico è la soluzione a questi problemi. Grazie alla presenza di cursori grafici in decibel per aumentare o diminuire una frequenza, l’equalizzatore è uno strumento molto intuitivo e semplice da utilizzare.

Un tecnico del suono al lavoro su un equalizzatore grafico

La maggior parte degli equalizzatori grafici divide il suono in entrata in diverse bande di frequenza, che vanno da 6 a 31. Il volume di queste bande viene controllato da cursori grafici o fisici.

 

Ad esempio, se gli alti di una certa traccia musicale sono troppo forti, si potranno attenuare riducendo le due bande di frequenza superiore dell’equalizzatore. Al contrario, se i bassi sono troppo accentuati, puoi facilmente abbassare il cursore delle due bande di frequenza inferiori. 

Particolare delle mani di un tecnico del suono su un equalizzatore grafico

Per capire cosa indicano le barre di frequenza di un equalizzatore grafico, bisogna sapere che la frequenza è il numero di volte in cui un’onda sonora supera un determinato punto. Questa frequenza si misura in hertz (Hz), il quale rappresenta il numero di onde che superano un punto in un secondo. Le frequenze di un equalizzatore grafico si distinguono in basse, ovvero a onde lente, e alte a onde veloci. L’orecchio umano è in grado di sentire tra i 20 e i 20.000 Hz circa.

Un tecnico del suono sorridente nel suo studio di registrazione

Un equalizzatore grafico è diviso in 31 bande, dove la frequenza centrale di ogni banda è un terzo di ottava distante dalle frequenze centrali delle bande adiacenti. Grazie alla presenza di così tante bande potrai regolare gamme ravvicinate di frequenze. Se l’equalizzatore avesse meno bande, sarebbe uno strumento più semplice da utilizzare, ma correresti il rischio di alterare frequenze che non vuoi modificare. 

«La cosa interessante degli equalizzatori grafici è la loro semplicità. Puoi salire o scendere su uno dei punti di frequenza fissi. Se aumenti qualcosa e non ti piace il suono, puoi ridurlo di poco.» 

- Gus Berry, produttore e tecnico specializzato

Resa grafica delle onde sonore

Come impostare un equalizzatore grafico.

Lavorando con le tracce audio sarà necessario modificare il suono di una canzone o quello prodotto da uno strumento. Ma come impostare e usare l’equalizzatore grafico per bilanciare le diverse frequenze? Vedrai diverse bande sull’equalizzatore grafico. Quelle più a sinistra controllano le frequenze più basse, mentre quelle a destra regolano frequenze sempre più alte.

 

Posiziona tutte le frequenze a un livello neutrale, in posizione 0, così il suono verrà riprodotto senza alcuna modifica o effetto audio.

Un moderno studio di registrazione completo di laptop, equalizzatore grafico e mixer

Dopo aver caricato la tua canzone, ascolta il suono per capire se è necessario intervenire con l’equalizzatore regolando alcune frequenze. Di solito i bassi partono dai 20 Hz, mentre gli alti arrivano a circa 16.000 Hz. A questo punto puoi provare tutti i cursori uno alla volta per ascoltare come influenzano il suono.

 

Se vuoi un suono più pieno, aumenta le frequenze basse. In questo modo, infatti, il ritmo della canzone risulterà molto più forte. Se invece ricerchi un suono più chiaro dovrai alzare gli alti, così che il testo della tua canzone risulterà più nitido.

 

Nel regolare l’equalizzatore grafico, abbassando la frequenza più alta, potrai anche eliminare fastidiosi sibili tipici delle vecchie registrazioni o della musica prodotta senza apparecchiature professionali. Infine, per dare più consistenza alla tua canzone, puoi modificare le frequenze medie.

Una ragazza che canta in uno studio di registrazione

10 consigli utili su come usare al meglio un equalizzatore grafico.

Padroneggiare un equalizzatore grafico al massimo delle sue potenzialità non è molto semplice ed è necessario seguire alcuni accorgimenti.

 

Ecco una lista di consigli utili che ti aiuteranno a trarre il meglio da questo prezioso strumento.

 

1.  Utilizza l’equalizzatore in maniera conservativa.

Quando decidi di usare l’equalizzatore per pulire una voce o rimuovere dei rumori di fondo, agisci in maniera conservativa ovvero senza esagerare.

 

Applica delle modifiche che non stravolgano, ad esempio, il timbro della voce del cantante. Lo stesso vale quando modifichi il suono degli strumenti: non regolare l’equalizzatore troppo verso gli alti o i bassi, altrimenti potresti produrre delle distorsioni armoniche non piacevoli. 

Close-up di cuffie su un pannello di controllo audio

2.  Imposta i limiti con i filtri passa-alto e passa-basso.

Questi filtri sono strumenti importanti per il plugin di un buon equalizzatore grafico.

 

Il filtro passa-alto elimina le frequenze basse e lascia passare le frequenze alte, mentre il filtro passa-basso fa l’opposto. Questi filtri vengono spesso usati per rimuovere quelle frequenze che l’orecchio umano non riesce a percepire. La produttrice Lo Boutillette, per esempio, usa i filtri passa-alto per tagliare le frequenze troppo basse per l’orecchio umano.

«Non siamo in grado di ascoltarli bene in ogni caso e c'è il rischio che ci sfuggano di mano e facciano rimbombare la stanza.» 

- Lo Boutillette, produttrice e mixer

Close-up di cavi collegati a un audio control panel e tecnico del suono in secondo piano

3.  Usa un tocco leggero quando sposti i comandi dell’equalizzatore grafico.

Ricorda che quando modifichi un cursore non stai cambiando solo il volume della frequenza centrale, ma stai potenziando o riducendo tutta una gamma di frequenze. Nel regolare l’equalizzatore ricorda che potresti alterare il suono in maniera rilevante anche con delle modifiche leggere.

 

Ti consigliamo di non apportare dei cambiamenti drastici e non abbassare o alzare più di 3 decibel (dB), poiché potresti creare degli effetti innaturali. Dovrai sempre usare l’orecchio, dunque non basarti solo sulle immagini del tuo equalizzatore.

«Se vuoi ottenere un suono più brillante non devi necessariamente potenziare gli alti. Puoi ridurre un po’ di rumore nei bassi e questo può rendere più chiaro il suono. Se stai cercando un suono più cupo, devi evitare di potenziare i bassi; riduci invece gli alti.» 

- Gus Berry, produttore e tecnico specializzato

Screenshot di una traccia audio registrata

4.  Attenua le frequenze invece di aumentarle.

Per cercare di ridurre al minimo le distorsioni mentre modifichi la tua traccia audio con un equalizzatore grafico, evita di stravolgere le tracce originali. Conviene sempre iniziare a regolare l’equalizzatore togliendo ciò che non è necessario, invece di aggiungere e aumentare delle tonalità.

Un musicista al lavoro con piano midi e un equalizzatore grafico

5.  Per una regolazione di frequenza precisa, cerca un equalizzatore parametrico.

Gli equalizzatori grafici  funzionano bene per regolare un’intera gamma di frequenze, ma l’utilizzo degli equalizzatori parametrici ti permetterà di mettere a punto frequenze specifiche.

«Puoi scegliere la tua frequenza centrale, ridurre o ampliare la larghezza di banda delle frequenze adiacenti interessate, e regolare anche la pendenza di tali frequenze.» 

- Lo Boutillette, produttrice e mixer

 

Potresti considerare anche l’uso di un analizzatore di spettro, che fornisce una rappresentazione visiva delle frequenze di un file audio. I colori più chiari rappresentano i suoni più forti che puoi eliminare con precisione.

Visualizzazione grafica di una traccia audio

6.  Parti ogni volta da zero per migliorare le tue capacità di produzione e mixaggio.

Anche se alcuni tecnici del suono usano dei modelli a seconda del genere di musica, è meglio che tu parta da zero per ogni mixaggio. Imposta l’equalizzatore in maniera neutra. Ogni strumento e ogni voce ha sonorità e sensazioni diverse: ascolta le tracce a mente aperta nella tua postazione audio digitale, senza farti influenzare da modifiche apportate da un equalizzatore grafico.

Foto close-up dei tasti di un equalizzatore grafico

7.  Gli equalizzatori grafici sono ottimali sia per esibizioni dal vivo che in studio.

Durante le registrazioni di esibizioni dal vivo, come un concerto rock o un podcast, ci possono essere delle variabilità in termini acustici anche date dalla stanza e dal rumore ambientale. Gli equalizzatori grafici sono adatti alla produzione dal vivo senza avere ritorni audio.

«Lo chiamano “ringing out the room” (eliminazione delle oscillazioni). Devi smorzare certe frequenze per non far soffrire le orecchie della gente.» 

- Lo Boutillette, produttrice e mixer 

 

Negli studi di registrazione gli equalizzatori hanno un ruolo diverso rispetto agli impianti stereo domestici. Dato che le casse sono posizionate in modo specifico e la propagazione del suono avviene in maniera lineare, gli equalizzatori grafici sono impiegati per strumenti come la chitarra elettrica.

Graphic art inspirata alle onde sonore in un equalizzatore

8.  Ascolta le tracce sia singolarmente che tutte contemporaneamente.

Per regolare l’equalizzatore al meglio è fondamentale ascoltare le tracce in solo, cioè riproducendo solo il canale sul quale si sta agendo, così da regolare solamente un determinato strumento. Tuttavia, utilizzare solo questo metodo potrebbe portarti a non avere una visione d’insieme: conviene quindi fare un’equalizzazione anche considerando tutte le altre tracce del brano.

9.  Identifica le frequenze di un certo strumento o di una voce.

Può esserti di grande aiuto annotare le frequenze degli strumenti e delle voci. Quando avrai imparato le basi della regolazione dei cursori delle frequenze, potrai fare regolazioni più mirate con il tuo equalizzatore grafico.

 

Impara dove potrai trovare un determinato strumento nella gamma di frequenza: ad esempio, le voci femminili saranno tra i 150 Hz e i 1.600 Hz, mentre un pianoforte tra i 25 Hz e i 4.500 Hz.

Un musicista seduto davanti a un pianoforte a coda

10.  Non smettere mai di esercitarti.

Diventare degli esperti nella registrazione e nella gestione di un equalizzatore richiede molto tempo e soprattutto pratica. Anche se si lavora da anni nel mondo della musica, l’orecchio non smetterà mai di imparare. 

 

Continua ad ampliare le tue conoscenze sulle gamme di frequenza di certi strumenti.  

«Così sai quali aree di quegli strumenti è importante mantenere intatte e quali filtrare o potenziare.» 

- Gus Berry, produttore e tecnico specializzato

Foto close-up di microfono su un pannello di controllo audio

Prendi tutto il tempo necessario per allenare il tuo orecchio e accrescere le tue conoscenze. Continua a sperimentare con gli equalizzatori grafici per migliorare sempre più nell’utilizzo di questi strumenti.

 

Altri tipi di equalizzatori.

  • Equalizzatore a scaffale, viene utilizzato per regolare gli estremi delle frequenze udibili. In fase di attenuazione agisce come un filtro passa-alto per le frequenze inferiori e come filtro passa-basso per quelle superiori.

 

  • Equalizzatore parametrico, consente di controllare i tre parametri seguenti: il guadagno, la frequenza centrale e il fattore di merito.

 

  • Equalizzatore semiparametrico, consente di controllare solo due parametri (il guadagno e la frequenza centrale), mentre il fattore di merito non può essere controllato ed è fisso.

 

  • Equalizzatore a banda fissa, è il più semplice di tutti e consente di modificare solamente il guadagno, mentre frequenza centrale e fattore di merito sono fissi.
Uno studio di registrazione completo di equalizzatore grafico, piano midi, monitor e casse

FAQ: Domande frequenti.

Come si collega un equalizzatore grafico.

Per prima cosa, dovrai avere a disposizione due coppie di cavi RCA per poter far passare il segnale dal ricevitore stereo all’equalizzatore e quindi nuovamente al ricevitore. Collega quindi i canali di uscita “Tape Monitor” del ricevitore a quelli d’entrata dell’equalizzatore tramite una coppia di cavi RCA.

 

Successivamente utilizza l’altra coppia di cavi per unire i canali d’uscita sul retro dell’equalizzatore con i canali in ingresso “Tape Monitor” del ricevitore. A questo punto dovrai impostare il comando di uscita del ricevitore su “Tape Monitor”, che farà sì che il segnale passi dall’equalizzatore prima di venir amplificato.

 

Quali sono i bassi nell’equalizzatore.

I bassi sono quei suoni con frequenze tra i 20 e i 200 Hz e si riferiscono ai suoi più bassi che possono essere regolati con l’equalizzatore grafico. Possono essere modificati con i cursori che si trovano sulla parte sinistra dell’equalizzatore, al contrario degli alti che sono sulla parte destra.

Primo piano dei tasti controller di un pannello audio

Come collegare un giradischi all’equalizzatore.

Procurati una coppia di cavi RCA e collegali alla porta “Audio Out” del giradischi. L’altra estremità dei cavi andrà inserita nella porta “Audio In” dell’equalizzatore. Se è necessario, collega anche gli altri componenti come l’amplificatore e il ricevitore e prova a regolare l’equalizzatore modificando le frequenze. 

Foto in bianco e nero di un amplificatore audio e cavi

Collaboratori.

Gus Berry, produttore, mixer e ingegnere con base a Portland spesso in trasferta in molti studi di registrazione.

 

Lo Boutillette, produttrice e mixer con base a New York, ispirata dalle sue radici spagnole.

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